TAROCCHI: I TAROCCHINI SECOLO XVII di Giuseppe Maria Mitelli
TAROCCHI: I TAROCCHINI SECOLO XVII di Giuseppe Maria Mitelli
Disponibili: 0
Cartomanzia da collezione: I TAROCCHINI SECOLO XVII di Giuseppe Maria Mitelli
Descrizione: tarocchi nuovi mai usati, ma non sigillati, di medie dimensioni (circa 14 cm. x 7 cm circa), in ottimo stato, con scatola integra e descrizione in Italiano, edite da Dal Negro. Testo del bugiardino di Gabriele Mandel, acquarelli da Cornelia Pipoli. Materiale: certoncino duplex. Carte fuori corso.
Storia: Giuseppe Maria Mitelli fu un geniale artista che disegnò questi tarocchi intorno al 1660/1665, di gusto tipicamente barocco, per la nobile famiglia Bentivoglio di Bologna, considerati uno degli esempi più alti dell'arte del Mitelli. Sull'asse di coppe è presente lo stemma della famiglia Bentivoglio, mentre sull'asse di denari è presente il ritratto e nome dell'autore. I semi sono i classici della tradizione Italiana, rappresentati con estro bizzarro fantasioso, ma sempre chiaro, nati comunque dall'esperienza e tradizione del tarocco di Marsiglia, porta il nome di Tarocchino poichè composto da 62 anziché 78 carte. Agostino Mitelli celebre pittore, fu padre di Giuseppe Maria, fonte prima sulla vita di questi pittori è un manoscritto che redasse Giovanni, quinto figlio di Agostino dell'Ordine dei Chierici. Giuseppe Maria fu a sua volta noto come pittore, ma ancor più risultò uno dei più prolifici incisori del Seicento. Le sue incisioni erano accompagnate da brevi commenti o da piccole poesie, alcune tra cui quelle dei mesi, furono usate nel fortunato programma Rai "almanacco del giorno dopo". Lo storico Giovanni Berti ha definito il tarocco di Mitelli "gioiello di creatività, volo di fantasia, ed esercizio stilistico perfetto".